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Federica Marcucci
Hazbin Hotel: la recensione della serie animata Prime Video
Tags: Hazbin hotel
Se vi piace la cultura pop americana e impazzite per i musical di Broadway Hazbin Hotel potrebbe essere la serie di inizio 2024 che vi sorprenderà. Nata inizialmente dalla fantasia di Vivienne Medrano su YouTube come progetto indipendente, la serie è stata prodotta da niente meno che da A24 che ha sviluppato il pilot originale con una narrazione che si protrae per otto episodi. Disponibile in streaming su Prime Video Hazbin Hotel è già stata confermata per una seconda stagione.
Ma di cosa parla la serie? Siamo all’inferno e la principessa, figlia di Lucifero, Charlie Morningstar sogna di redimere le anime dei demoni peccatori così che possano andare in Paradiso, risolvendo pacificamente anche il problema della sovrappopolazione del suo regno. Per farlo apre un hotel molto particolare in cui il suo primo cliente sarà Angel Dust, una star del cinema per adulti.
Strizzando l’occhio a un certo tipo d’animazione dei primi anni Duemila, pensiamo al lavoro di Genndy Tartakovsky e in generale alle folli produzioni di Cartoon Network, Hazbin Hotel riesce a mescolare cultura pop, elementi biblici e caratteristiche tipiche del musical americano dando vita a un prodotto bizzarro e di carattere. Sin da subito i personaggi appaiono infatti ben identificabili e caratterizzati dai loro conflitti che riescono a far proseguire la narrazione con un buon ritmo.
A questo proposito grande plauso va al doppiaggio italiano, frutto di un lavoro molto accurato – e non facile, in cui era necessario adattare non solo dialoghi e musica ma anche tutta una serie di colori e sporcature proprie della versione originale. Caratteristiche che vanno a definire Hazbin Hotel come una serie animata piuttosto particolare nel suo genere, considerando anche il pubblico di nicchia a cui si rivolge.
Se infatti continuiamo a ripetere a gran voce che l’animazione non è “solo roba da bambini”, dobbiamo anche ammettere che di produzioni di questo tipo che hanno la possibilità di avere alle spalle un grande studio non ce ne sono molte; almeno non in Occidente. Sotto questo punto di vista Hazbin Hotel rappresenta sicuramente un’ottima scommessa per Prime Video che, a differenza di Netflix, non aveva ancora deciso di puntare troppo su cinema e serie tv animate.
Per essere quindi una serie nata come progetto indipendente Hazbin Hotel funziona bene ma ha comunque qualche difetto, soprattutto a livello di scrittura. La sensazione è infatti che, nonostante un ritmo incalzante, la storia sia portata avanti più dalle vicende che dai personaggi il cui arco è sì presente ma sembra non andare di pari passo con la narrazione. Questo genera una sovrabbondanza di informazioni che, nonostante i siparietti comici e i momenti introspettivi, svia l’attenzione dall’arco narrativo dei personaggi. La Medrano sicuramente ci mette passione, ma il rischio di aver messo in pentola troppi ingredienti c’è.
Nonostante tutto, come abbiamo detto, Hazbin Hotel è senza alcun dubbio un esperimento interessante e dal potenziale tutto da scoprire, visto e considerato che al momento sono usciti soltanto quattro degli otto episodi di cui è composta la prima stagione. Sboccacciata e con il suo piglio sarcastico, Hazbin Hotel è quindi un’opera prima coraggiosa che, parlando di riscatto e seconde possibilità, gioca con stilemi differenti dandogli un’identità nuova.