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il morso del coniglio
Cristiana Puntoriero

Il morso del coniglio: recensione del film horror su Netflix

Tags: film, netflix, Recensione
il morso del coniglio
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Cristiana Puntoriero

Il morso del coniglio: recensione del film horror su Netflix

Tags: film, netflix, Recensione

Dal 28 giugno è disponibile su Netflix l’horror diretto da Daina Reid con protagonista l’attrice australiana di Succession Sarah Snook, dal titolo Il morso del coniglio.

La trama ufficiale de Il morso del coniglio:

Sarah è una specialista in fertilità e ha una profonda conoscenza del ciclo della vita. Ma quando è costretta a dare un senso ai comportamenti sempre più strani della figlia deve mettere in discussione le proprie convinzioni e combattere i fantasmi del passato.

La recensione de Il morso del coniglio

Detto addio per sempre alla famiglia Roy e alla serie tv pluripremiata Succession che l’ha resa nota al grande pubblico, Sarah Snook presenta il suo primo progetto post HBO sbarcando su Netflix con l’horror australiano diretto da Daina Reid (Shining Girls, The Handmaid’s Tale) Il morso del coniglio, diventando protagonista di una storia tra madre e figlia (e di due sorelle) e di un passato che bussa alla porta nella forma più inquietante possibile.

Dopo aver perso da poco all’amato padre e slegata da anni dall’anziana madre ricoverata in una casa d’accoglienza per una demenza senile appena diagnosticata, l’esperta in fertilità Sarah inizia a notare degli strani comportamenti da parte della sua unica figlia Mia (Lily LaTorre). La piccola, infatti, inizia ad essere più introversa del solito, dice non solo di essere Alice, nome appartenuto alla sorella di Sarah, scomparsa a sette anni e mai più ritrovata, ma anche a parlare della nonna che non ha mai visto come se la conoscesse da sempre.

Quel progressivo inabissamento negli incomprensibili e paurosi atteggiamenti della figlia, porteranno inesorabilmente la donna ad una resa dei conti col passato, venendo a capo di un fatto tragico accadutole quando aveva dieci anni, e cercando assieme di superare il lutto del padre e un gran senso di colpa.

il morso del coniglio
Credits: Netflix

Maternità problematica e nascondigli dal passato

Uno dei temi più sfruttati in molteplici narrazioni horror è proprio quello della maternità. Un genere che da sempre esplora il lato più oscuro e meno accogliente della relazione figliare, soprattutto fra mamma e figlia femmina, per indagare la drammaticità del trauma e le incombenze di un filo eterno che lega assieme biologicamente e sentimentalmente questi due esseri umani.

Ne Il morso del coniglio tuttavia, Dana Reid e lo sceneggiatore Hannah Kent (La donna del bosco, Devotion, Ho lasciato entrare la tempesta) si limitano alla forma piuttosto che al contenuto vero e proprio (e qui particolarmente metaforico del discorso sulla maternità), non riproducendo la spiazzante originalità di film come ad esempio Hereditary, ma piuttosto affidandosi a idee e messa in scena che fanno da eco a classici come Il sesto senso, in cui il bambino, da sempre idealizzato nel simbolo della purezza, inizia a sviluppare delle attitudini fuori dalla norma, allarmando gli adulti e generando così l’aspetto più pauroso.

il morso del coniglio
Credits: Netflix

La performace di Sarah Snook e il binomio artistico con la giovanissima attrice Lily LaTorre

In effetti, Il morso del coniglio è un horror godibile soprattutto per la rappresentazione del rapporto prima idilliaco e poi disturbato e disturbante fra la mamma Sarah Snook, come sempre bravissima a smuovere emozioni contrastanti con una sola espressione, e la giovanissima interprete esordiente Lily LaTorre, anch’ella perfetta controparte di un duo che sorregge quasi tutto il film.

Se vi aspettate dunque qualcosa di concretamente spaventoso da non farvi dormire la notte, Il morso del coniglio potrebbe lasciarvi un po’ delusi, soprattutto nella prevedibilità di alcuni passaggi e nella debolezza della parte artistica. Ma Sarah Snook è talmente magnetica che, se siete stati fan della sua Shiv Roy, allora dovete dare al film Netflix una chance.

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