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Alessio Zuccari
Mr. & Mrs. Smith: le nostre prime impressioni sulla serie Prime Video
Tags: Donald Glover, maya erskine, mr. & mrs. smith
Donald Glover l’infaticabile. Così potremmo appellare l’attore, sceneggiatore, cantante e occasionalmente regista che da alcuni anni a questa parte ha le mani in pasta un po’ ovunque. Lanciato dal ruolo di Troy Barnes in Community, sale con il tempo sempre più alla ribalta fino a sfornare un dirompente singolo musicale come This Is America e siglare il successo di una serie formidabile qual è Atlanta, cruciale nel raccontare la condizione afroamericana nel periodo incandescente a cavallo tra la presidenza Trump e il caso George Floyd.
Nel mezzo molte altre cose, tra cui l’accordo creativo siglato nel 2021 con Amazon Studios. Da qui è già uscito Sciame con la sorprendente Dominique Fishback, ed ora ecco arrivare su Prime Video anche Mr. & Mrs. Smith, serie televisiva in otto episodi modellata a partire dall’omonimo film di Doug Liman del 2005. Lì a interpretare una coppia di spie scopertisi coniugi sotto copertura erano Brad Pitt e Angelina Jolie. Qui sono invece proprio Glover, che la serie appunto la crea al fianco di Francesca Sloane, e Maya Erskine.
Quest’ultima in realtà ha fatto un salto in corsa nel progetto, considerato che nei piani iniziali era previsto che nel ruolo di Jane Smith, e seduta anche al tavolo creativo, ci fosse invece Phoebe Waller-Bridge. Lei e Glover avevano già lavorato assieme sul set di Solo: A Star Wars Story (Glover era Lando Calrissian, Waller-Bridge prestava la voce al droide L3-37), ma le cose, proprio come capita e si dice dei matrimoni, non hanno funzionato. A pochi mesi dall’annuncio, la star di Fleabag abbandona il progetto per «divergenze creative».
E quindi non sapremo mai come sarebbe potuta essere una serie come questa nelle loro mani. Ma sappiamo come è la Mr. & Mrs. Smith in arrivo sulla piattaforma dal 2 febbraio: e cioè una spy comedy perfettamente a fuoco. Abbiamo avuto modo di vedere poco meno della metà del quadro complessivo, tre episodi, ma quello che abbiamo visto ci è piaciuto molto. A partire proprio dalla coppia di protagonisti, epicentro di una storia quasi dai connotati antologici.
Entrambi sono stati selezionati tramite un test da una misteriosa agenzia che non ha nome e non ha volto. Da qui si sono ritrovati accoppiati nel ruolo di due novelli sposini, copertura a lungo termine da sfruttare per mettere poi in atto le missioni ad alto rischio che si snocciolano nel corso delle puntate. L’impalcatura narrativa della serie evolverà in maniera orizzontale, ma ogni episodio è pensato per contenere uno snodo quasi autoconclusivo con cui commentare la pantomima di un rapporto che dalla finzione professionale poco a poco prende forma con sentimento reale.
Glover ed Erskine condividono una grande intesa nel dialogo tra corpi e battute, fondamentale per destreggiarsi anche in quella sottile patina erotica che avvolge i personaggi. Prima diffidenti e poi irrimediabilmente attratti l’uno dall’altra, i due si distendono bene sopra il tessuto buffo di una sceneggiatura che lavora moltissimo sull’ironia trattenuta e talvolta caustica. Il tono di Mr. e Mrs. Smith non è mai sguaiato – merito sicuramente anche della regia asciutta di Hiro Murai, che Glover si porta dietro dai suoi videoclip e da Atlanta – ma non per questo meno esilarante quando incontra situazioni e personaggi eccentrici. Il cast d’altronde è disseminato ovunque di guest star da spendere: Paul Dano, Ron Pearlman, Michaela Coel, John Turturro, Parker Posey, Alexander Skarsgård, Wagner Moura, Sarah Paulson, Eiza González, Ursula Corbero.
Ciò che è più apprezzabile dell’assaggio che si ha avuto della serie è la maniera in cui l’assurda relazione tra i due si plasmi sopra la struttura e le esigenze delle missioni che coinvolgono John e Jean. Basti pensare al loro primo sussurrarsi all’orecchio: tramite invisibili auricolari da spie, in un momento di grande tenerezza triangolato alla perfezione tra il buio di un teatro, un obiettivo da pedinare e un misterioso pacco da recuperare. E al lavoro di Glover e Sloane pare riuscire davvero bene la complicatissima mescola di dolcezza e tensione, filtrata attraverso un umorismo che fa da mastice a quella che potrebbe essere una delle sorprese seriali di inizio 2024.