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Martina Barone
Paul Rudd e il cast ci parlano di Ant-Man and the Wasp: Quantumania
Tags: ant-man, ant-man and the wasp quantumania, marvel
Ant-Man and the Wasp: Quantumania è il terzo capitolo sul supereroe-formica interpretato da Scott Lang nonché prima pellicola per l’apertura della Fase 5 della Marvel, chiusasi nel 2022 con Black Panther: Wakanda Forever e pronta a ripartire presentando il nuovo villain Kang, conosciuto già da molti nella serie Loki rilasciata su Disney+. Alla regia c’è ancora una volta Peyton Reed, che dal 2015 accompagna il personaggio nei suoi film stand-alone e lo fa anche in occasione di Ant-Man and the Wasp: Quantumania.
“Ant-Man è da sempre una storia di famiglia e lo è anche questo nuovo capitolo, che è possibile definire un film generazionale” dichiara il regista “Ciò che motiva da sempre Scott è sua figlia Cassie, che in Quantumania ha ormai diciotto anni. E la pellicola riguarda anche i segreti che non sempre diciamo ai nostri cari, come accade al personaggio di Janet interpretato da Michelle Pfeiffer”.
Un’opera piena perciò di sentimenti, ma che immerge completamente i protagonisti nel mondo quantico, creato da zero da Reed e dalla sua squadra: “Volevamo che fosse un mondo con la sua logica e che funzionasse a livello fisico. Abbiamo avuto la possibilità di sperimentare una grande libertà per condurre i nostri personaggi in un viaggio in una terra strana, che avesse però il suo senso. Ci siamo ispirati ad alcune fotografie fatte dai microscopi e alla fantascienza anni Sessanta e Settanta, prendendo da opere come Flash Gordon e Barbarella”.
In questa avventura tutta familiare, dunque, viene inserito come contrappunto Kang, la cui introduzione nel MCU in un film di Ant-Man viene così spiegato dal presidente Kevin Feige: “Come affermato da Peyton Reed, i film su Ant-Man sono tutti basati sulla famiglia e avevamo bisogno che ci fosse un nucleo simile così forte per poter dare il giusto ingresso cinematografico a Kang e dare insieme il via alla Fase 5”.
Sul lato “reale” di Scott Lang e dei suoi affetti si concentra anche il suo interprete Paul Rudd, che racconta perché per lui è piacevole continuare a vestire i panni di Ant-Man. “Il personaggio di Scott mi dà la possibilità di interpretare qualcuno di riconoscibile, comprensivo per lo spettatore. Il pubblico capisce quello che prova o che sta passando e questa cosa mi piace. Come impersonare il suo lato paterno. Trovo che la sua parte migliore sia il suo essere un essere umano di qualità”.
Anche la co-protagonista Evangeline Lilly ha approfondito il cammino intrapreso dalla sua Hope Van Dyne in arte Wasp: “Nel primo film era una donna fredda, isolata. Nel corso delle tre pellicole ha restaurato il rapporto col padre, ha ritrovato la madre e ha messo su famiglia con Scott e sua figlia Cassie. In questo momento della sua vita si sente avvolta dall’amore e perciò cerca di espanderlo, dandosi da fare e mettendosi in moto per delle opere di bene, come il suo impegno nella lotta al cambiamento climatico”. Continua Lilly: “Ma nonostante questo, in Ant-Man and the Wasp: Quantumania incontrerà delle difficoltà, come una madre che la tiene all’oscuro di quel periodo in cui è rimasta imprigionata nel mondo quantico”.
Una Janet, come già citata, interpretata da Michelle Pfeiffer che si concentra sulla sua esperienza in quel cosmo sconosciuto e da cui cerca di tenere al sicuro i suoi familiari. “Ci saranno molte sorprese all’interno di questa famiglia. Alcune scelte intraprese sono discutibili, ma quando ci si vuole bene si perdona tutto” e continua l’attrice riguardo alle parti action di Ant-Man and the Wasp: Quantumania “Mi diverte girarle. Abbiamo degli ottimi stunt e siamo stati tutto il tempo con loro. Mi piace poi interpretare Janet, è davvero una tipa tosta”.
A doversi cimentare in altrettante sequenze d’azione è il collega Michael Douglas, interprete del personaggio del dottor Hank Pym, che sottolinea i punti di forza di questa sorta di saga famigliare: “Ciò su cui si fondano i film si Ant-Man e i motivi per cui funzionano si ritrovano nella vulnerabilità che questa famiglia è capace di mostrare e nell’umorismo delle pellicole. C’è anche diversa adrenalina in diverse sequenze. E devo dire che mi rende felice far parte di film simili perché mi dà la possibilità di essere visto anche da un pubblico giovane”.
Giovane come la “nipote” Kathryn Newton, classe ’97, al suo debutto nell’universo Marvel nel ruolo di Cassie Lang. “Iron Man è il primo film del MCU che ho visto” racconta Newton “E, da quel momento, ho deciso che volevo diventare una supereroina. Lo sapevano tutti, nella mia scuola, la mia famiglia. Ho sempre detto che sarei voluta diventare una grande eroina e grazie a Cassie e alla sua tuta il mio sogno è diventato reatà! Non potevo credere di essere stata scelta per il ruolo e per me è ancora tutto assurdo, anche dopo essermi vista sul grande schermo”.
E per finire, l’ultima (anche se non propriamente ultima) new entry è quel Jonathan Majors interprete di Kang che dà una prima presentazione di questo (quasi) inedito personaggio: “Chi è Kang? È una domanda che si fanno tutti da tempo. È un essere Nexus che porta così avanti la teoria delle varianti. Kang è un viaggiatore del tempo. Ne esistono molte versioni. Tutte con intenti diversi, in altri universi e multiversi. Il Kang di Ant-Man and the Wasp: Quantumania ha un problema a cui cercherà di porre una soluzione. Per approcciarmi al ruolo ne ho trovato l’ossatura e mi ci sono aggrappato. L’approccio è avere chiaro cosa sta facendo il tuo personaggio e cosa desidera. È così che mi sono messo nei panni di Kang”.
Per scoprire i piani di questo nuovo cattivo e addentravi nella Fase 5 del Marvel Cinematic Universe non perdete Ant-Man and the Wasp: Quantumania, in sala dal 15 febbraio.