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State a casa: trama, temi e il commento di Roan Johnson e il cast del film
Tags: Piuma, Roan Johnson, State a casa
State a casa ? il nuovo film scritto e diretto da Roan Johnson. Il regista torna dietro la macchina da presa a sei anni di distanza dalla sua commedia Piuma, che si conquist? al tempo un posto in concorso alla 73esima Mostra Internazionale D?Arte Cinematografica di Venezia. Per Johnson, poi, ? arrivata tanta televisione, che da I delitti del BarLume (gi? dal 2015) ? passata poi per La stagione della caccia – C’era una volta Vigata e La concessione del telefono – C’era una volta Vigata. ? nel 2018 che l?autore pone per? la sua firma sulla sceneggiatura cinematografica de L?ospite, scritta assieme al regista Duccio Chiarini, a Davide Lantieri e Marco Pettenello. State a casa ondeggia tra i vari generi trovando per? primariamente la propria impronta nella commedia, la quale vede come protagonisti i quattro attori principali Dario Aita, Lorenzo Frediani, Giordana Faggiano e Martina Sammarco, con la partecipazione di Tommaso Ragno.
In piena pandemia da Covid-19, un gruppo di amici riflette sulla possibilit? di estorcere soldi al padrone di casa, un uomo orribile che ci prova senza ritegno con una delle affittuarie dell?appartamento. Una piccola casetta in cui i tre coinquilini hanno subaffittato lo sgabuzzino ad un?altra giovane ragazza, formando cos? un quartetto costretto a convivere in ristrettezze durante il periodo del lockdown. Per i ragazzi la situazione sembrer? per? volgere al meglio quando, improvvisamente, il padrone di casa muore nel proprio appartamento. Ma la convivenza forzata pu? compromettere la personalit? e le azioni delle persone, tirando fuori anche il peggio di loro.
State a casa va infilandosi nel filone di pellicole che ci si aspettava sarebbero uscite dopo lo scoppio della pandemia di Covid-19. L?Italia ? stato uno dei primi Paesi a proporre una narrazione che riguardasse il periodo di quarantena imposto per impedire il contagio, con l?uscita del film Lockdown all?italiana di Enrico Vanzina. Anche il resto del mondo ha per? utilizzato il tema di questa malattia per formulare le proprie storie, declinandole anche in vari generi: c?? l?aspetto sociale e autoriale di Bad luck banging or loony porn di Radu Jude, vincitore del Festival di Berlino 2021, quello horror di Songbird prodotto da Michael Bay, e quello ancora da heist movie di?Locked Down con le star Anne Hathaway e Chiwetel Ejiofor.?
Quella di Roan Johnson ? una pellicola che tenta di assemblare quante pi? sfumature insieme. C?? quella leggera dei quattro coinquilini a corto di soldi che cercano una maniera per mantenersi, quella da thriller nel momento in cui mettono su un piano per tenere i soldi rubati, c?? ancora quella da film psicologico che finisce addirittura nel metafisico. Un passaggio tra vari toni e differenti umori che non aiutano l?opera, bens? ne indeboliscono la qualit?.
Roan Johnson: ?Quando c?? stato il primo lokcdown ci siamo trovati davanti ad un evento ineluttabile. ? uno di quei fatti storici di cui, come la guerra, ricorderemo il pre e il post. Lo hanno vissuto tutti, da New York a Roma, fino a Berlino. Eravamo tutti la stessa storia. Cos? ho cercato di rendere la quarantena un momento catartico, da cui sono uscito accompagnato per mano dai personaggi di State a casa. Avevo scritto varie sceneggiature e questa ? quella che ? riuscita a prendere la forma pi? vera. Un racconto con vari spartiacque, dove non esistono registri diversi, bens? una sorta di continua dissolvenza incrociata.?
Dario Aita: ?Per noi attori ? un privilegio poter recitare in questo momento perch? ? come se ci venisse data una seconda vita. Mentre fuori c?? la gente che non si pu? toccare, noi viviamo un?alternativa dove ? possibile accarezzarci, baciarci, starci vicino. E con Roan c?? stato un doppio privilegio: non solo quello di far parte del film, ma di sperimentare con i piani sequenza? per un risultato quasi da teatro filmato.?
Giordana Faggiano: ?La mia Benedetta ? un personaggio difficilissimo perch? ? composto da vari strati. Per lavorarci sono entrata completamente in sintonia con il mio corpo, volevo esserne assolutamente consapevole. Questo lavoro mi ? servito affinch? potessi dare al personaggio quel pizzico di seduzione che viene fuori, nonostante la sua parte fragile sia poi importantissima.?
Lorenzo Frediani: ?Per ragioni produttive e sanitarie noi siamo diventati coinquilini gi? prima di girare e lo siamo stati anche durante le riprese. Questo ci ha permesso di costruire una vera casa, anche con Roan che veniva a discutere con noi della sceneggiatura e delle idee che aveva per la regia. Abbiamo anche girato col telefono di Roan! Questo ha permesso al nostro legame di diventare pi? solido e, cos?, anche quello nel film.?
Martina Sammarco: ?Il mio personaggio il pi? saggio del gruppo? Non so, non credo. Forse. Sicuramente la domanda che deve farsi anche lo spettatore ?: ? la pi? buona della casa oppure no? Roan, per preparami al ruolo, mi ha detto di pensarmi come una divinit?. Non nel senso di sentirmi superiore, ma di agire come gli dei e le dee nella mitologia dell?Antica Grecia: figure che prendono parte alle storie degli uomini e le osservano in maniera attiva. Divinit? che si divertono con loro, che soffrono con loro. Questo ha reso il personaggio distante, ma insieme anche molto empatico.?
Tommaso Ragno: ?Conoscevo gi? Roan Johnson e sono contento di come mi abbiano accolto i ragazzi. Questa relazione tra di noi ci ha permesso di creare una realt? nel film e di poterci giocare per ideare delle buone trovate pur col poco tempo. Questo ? uno degli elementi che ha contribuito di pi? alla riuscita della pellicola.?
State a casa ? in sala dal 1 luglio distribuito da Vision Distribution.